mercoledì 29 febbraio 2012

Crostata di mele


Se dolce deve essere....... che "crostata di mele sia".
Stamane sono uscita a fare la spesa e al supermercato c'erano delle mele molto belle , sembrava quasi che mi chiamassero per dirmi  ":che ne dici di un bel dolce".!
L'ultima volta che ho fatto questo dolce, la mia mamma ,che era ancora viva   lo ha gustato volentieri.
Ed io nel prepararlo ,pensavo a lei e a quanto mi manca. Di lei mi manca ....praticamente tutto ,ma la cosa strana e che ricordo  solo le cose belle e in particolare la dolcezza dell'ultimo periodo.
Mi manca parlare con lei ,mi manca la sua saggezza,mi manca la sua forza  ,mi manca la sua fragilità,
mi manca la sua generosità ;mi mancano anche le cose più banali :Non è facile distaccarsi e probabilmente non mi distaccherò mai da lei ,perchè una parte di lei vivrà in me.
Scusate questo mio piccolo sfogo,  ma parlare con voi mi dà sollievo, in voi ritrovo delle amiche pronte a consolarmi ,e in questo periodo ,credetemi ho bisogno anche delle vostre coccole.
Intanto voglio ringraziare i miei nuovi lettori fissi,che si aggiungono sempre più numerosi ,e mi seguono con mio enorme ed infinito piacere.
La torta che vi propongo è a mio avviso un classico che viene proposto in tantissimi modi,io vi presento la mia versione.

Ingredienti:

pasta frolla 400gr
crema pasticcera 400gr
mele "quelle che preferite" 800gr
1 cucchiaio di zucchero di canna
mezzo cucchiaino di cannella
la buccia di mezzo limone
una tazzina di liquore giallo
uvetta sultanina 80gr
burro 30gr

preparazione:

sbucciare le mele ,tagliarle a tocchettini,versarle in una padella con il burro e lo zucchero di canna,
cuocere a fiamma vivace ,aggiungere l'uvetta,il liquore,la buccia del limone grattugiata ,cuocere per 30m circa ,aggiungere la cannella ,mescolare perbene e lasciare raffreddare.
Imburrare una tortiera di 30cm di diametro ,foderare con 2/3  di pasta frolla, fare  una strato di crema pasticcera , poi sistemare le mele uniformemente ,e con la restante pasta trolla decorare la superficie con delle striscette. Cuocere il dolce per 1 ora circa a 160°.
Sformare con delicatezza e spolverare con zucchero a velo :
                                 Questo è l'interno.

          Buona serata a tutti.!

domenica 26 febbraio 2012

Panini con latticello

Se qualcuno mi avesse chiesto anche solo un anno fa : ti piace il pane al latticello?io avrei pensato che mi volessero prendere in giro ; per me il pane era sinonimo di un impasto con : lievito ,farina ,acqua e sale.
Niente di più errato ; Per fortuna e grazie al mio sempre più tecnologico marito, ho scoperto su internet che io praticamente non avevo alcuna cognizione di panificazione e di ingredienti per realizzare pani diversi .
Le mie ragazze ,come ho detto in altri post,amano molto il mio pane "integrale",ormai si sono abituate alle mie sfornate alternative.Ma se voglio proprio farle felici devo preparare loro un bel paninozzo.
Quando avvertono l'odore di pane che invade la mia casa ,si avvicinano al mio laboratorio "ovvero il mio cucinino" e la prima cosa che mi chiedono è :stavolta che ci tocca?.A dire il vero io avevo timore a rispondere loro  : "panini al latticello " quindi ho preferito semplicemente rispondere  : "panini".
Il bello e le spiegazioni sarebbero venute dopo l'assaggio.....
Il latticello é un alimento  di cui si parla pochissimo ma che andrebbe riscoperto e rivalutato.
Pur essendo povero in proteine è ricco di aminoacidi essenziali.Tra le numerose virtù ,bisogna ricordare la forte presenza di minerali basici come il potassio, calcio ,magnesio ,fosforo,che contribuiscono al capitale osseo ma anche al sistema neurologico e cardiovascolare.

Ingredienti per 4 bei panini :

farina manitoba gr90
farina "0" gr180
latticello gr 180
lievito di birra fresco gr 6
sale gr6
strutto oppure burro gr 20
miele mezzo cucchiaino

Preparazione:

in una terrina sciogliere il lievito col miele nel latticello,aggiungere le farine ,il sale ,lo strutto.
Trasferire l'impasto sulla spianatoia e lavorare per almeno 15m,dopo mettere nella terrina unta ,coprire con carta pellicola e far lievitare almeno 3 ore.Trasporre di nuovo l'impasto sulla spianatoia ,spezzare in 4 parti uguali ,oppure se preferite panini più piccoli potete dividere in 6 pezzi ,arrotondare con il palmo della mano ,e mettere su carta forno ,a lievitare ,coprire . Dopo mezz'ora praticare dei tagli sui panini e infornare a 160° per 40m circa.

   E questo è l'interno...............

Sapete cosa hanno detto le mie ragazze dopo aver saputo dell'ingrediente "strano " di questo panino?  "mà ne sai una più del diavolo".....

sabato 25 febbraio 2012

Torta con ricotta e mirtilli





Semplicemente un dolce meraviglioso se contiamo il fatto che: non ci sono aggiunte di grassi , che si prepara in pochissimo tempo , che è molto morbido , che soddisfa anche il palato più esigente , che l'inserimento dei mirtilli  dà quel tocco di salutare che proprio non guasta ;......beh insomma da provare.

Ingredienti:

farina "00" gr 300
zucchero gr 200
ricotta vaccina fresca gr 300
3 uova
un pizzico di sale
la buccia di un limone grattugiata
mezza tazzina di liquore giallo
mirtilli secchi 80gr
1 bustina di lievito vanigliato
un po di burro per ungere la teglia

Preparazione
per prima cosa mettete i mirtilli in una tazza con un po di acqua calda per farli macerare,
in una terrina setacciate la ricotta ,aggiungete lo zucchero ,con lo sbattitore elettrico montate ed  aggiungete le uova una alla volta ,la buccia del limone ,il liquore ,il sale , la farina col lievito e in ultimo i mirtilli scolati asciugati e passati con un po di farina ,imburrate una teglia ,versate il composto e fate cuocere per 50mcirca a 160°.


venerdì 24 febbraio 2012

Pane con farina di farro e finocchietti.

Che mi piaccia panificare è oramai risaputo,ma quello che mi pace di più è vedere la mia famiglia che assapora il mio pane ,cercando di capire quali farine io abbia utilizzate. In effetti devo dire con mia grande soddisfazione che in casa mia si mangia molto volentieri il pane integrale, ed è importante introdurre l'uso quotidiano di cereali nella nostra dieta.
Questa volta mi sono cimentata nella preparazione di un pane con una percentuale di farina di farro,
e per la lievitazione ho adoperato un pò di pasta di riporto ;l'aggiunta di un pò di finocchietto l'ha reso ancora più rustico. E' stato un vero successo ,l'abbiamo divorato con gusto.

Ingredienti :

pasta di riporto 200gr
farina "0" 200gr
farina di farro 150gr
semola rimacinata 150gr
acqua 350gr
sale 10gr
malto d'orzo 1 cucchiaino
olio evo 3 cucchiai
finocchietti 15gr

Preparazione:

nell'impastatrice mettere l'acqua con il malto ,aggiungere le farine ,avviare e con la foglia far lavorare l'impasto per 10m,aggiungere il sale ,impastare per altri 5m ,mettere la pasta di riporto , sostituire il gancio , inserire i finocchietti e  l'olio  e impastare per altri 5m. Trasferire l'impasto sulla spianatoia  ,lavorare  cercando di portare i lembi al centro.Coprire con una terrina ,dopo 20m dare una piega a portafogli ed un'altra piega in verticale,
coprire e dopo venti minuti ripetere l'operazione delle pieghe.Dopo mezz'ora ,formare il filone e metterlo su di un canovaccio pulito e spolverato con un po di semola rimacinata ,coprire  e mettere in un luogo tiepido a lievitare per almeno 4 ore. Accendere il forno a 250° , infornare e dopo 10m abbassare la temperatura a 180° far cuocere per altri 50m circa.Far raffreddare il pane in verticale a forno spento ; gustatelo con quello che più vi aggrada .Ha detto mio marito che si può gustare anche da solo perchè è troppo buono.
Buona serata a tutti...

mercoledì 22 febbraio 2012

Migliaccio

  Oggi è iniziata la Quaresima ,periodo che precede la santa Pasqua ;per noi cattolici è tempo di astinenza e di digiuno.
Oggi purtroppo non riesco a scrivere un post decente ,sento il peso e la stanchezza  di questi giorni che sono stati molto duri ;colei che mi ha generato se ne è andata lasciando in me un vuoto che non so come colmare. All'improvviso mi sento vecchia ;non posso pronunciare la parola "MAMMA" e ciò mi fa piangere ,non posso più parlare con lei ,non posso più fare nulla per lei.E dire che ero abbastanza preparata perchè i medici da qualche mese lo dicevano che le condizioni di mamma erano molto critiche e noi figli ci aspettavamo che potesse succedere .
Ma secondo voi si può essere preparati ad un evento così distruttivo?
Io non voglio essere ipocrita ,oppure plateale ,non sono la sola ad aver perso un genitore ,anzi ,come mi diceva mia figlia per consolarmi :"mamma tu sei fortunata perchè i tuoi genitori sono morti quando voi figli eravate in grado di camminare da soli .I vostri genitori vi hanno accompagnato e sostenuto nelle tappe più importanti e difficili della vostra vita Ci sono  ragazzi che perdono i genitori nell'età in cui hanno più bisogno di loro e sono costretti a crescere all'improvviso senza il sostegno che solo un genitore può dare."

 Questo migliaccio lo voglio dedicare ovviamente alla mia mamma che oltre ad essere il suo dolce preferito era anche molto brava a prepararlo.

 Ci sono tanti modi di preparazione, e ognuno ha la sua ricetta ,qualcuno descrive il migliaccio con la cottura del semolino con l'acqua , e chi invece con il latte , qualcuno  mette l'involucro di pasta frolla ."Io vi descrivo il mio migliaccio."

Ingredienti per una teglia di 30 cm di diametro.

latte fresco intero 500 gr
semolino di grano duro 160 gr
ricotta 250 gr
zucchero 200 gr
5 uova
buccia di un limone
un pizzico di sale
burro 50 gr
un pizzico di cannella
un pizzico di vaniglia
mezza tazzina di liquore al mandarino
cedro candito 50 gr

Bollire il latte con il burro e il pizzico di sale ,versare il semolino a pioggia ,cuocere per 10m circa.
In una terrina setacciare la ricotta ,il semolino freddo , aggiungere le uova ,lo zucchero ,la buccia di limone grattugiata ,gli aromi ,il cedro candito ,amalgamare bene tutti gli ingredienti ,ungere la teglia e versare il composto ,livellare bene e far cuocere in forno a 160° per 50m circa ,finchè sulla superficie si sarà creata una crosticina scura.
Lasciate raffreddare il dolce ,sformatelo e spolveratelo con zucchero a velo .

sabato 18 febbraio 2012

Carciofi arrostiti "con sorpresa"

Ho chiesto a mia figlia di fare le foto ai carciofi arrostiti; lei ha riso e mi ha detto : mamma ma cosa pubblichi? chi è che non sa fare i carciofi arrostiti ?.
Io non ho la presunzione di insegnare nulla a nessuno ;sono io la prima ad essere sempre alla ricerca di informazioni e di dettagli che possono arricchire il mio" sapere gastronomico ",sicuramente i carciofi arrostiti li sanno fare tutti,ma magari qualche particolare in più può tornare sempre utile.
Il carciofo è un ortaggio dal gusto un pò amarognolo,si distingue in varie tipologie a seconda della zona di coltivazione .Il carciofo è ricco di : vitamine A,B1 ,B2,PP ,e C ; di minerali come :il calcio ,il ferro ,il sodio, il fosforo ,il potassio ecc.Chiaramente queste proprietà sono ricavabili solo dalle foglie. 

Preparazione:

Prendere i carciofi  tagliare il gambo ,battere con decisione su un tagliere ,per permettere al carciofo di aprirsi leggermente,sciacquare abbondantemente ,poi mettere ad asciugare capovolto.
Tritare a pezzi non troppo piccoli dell'aglio ,del prezzemolo,e inserire nel carciofo prima un pò di sale ,poi l'aglio e il prezzemolo,poi se volete fare come ho fatto io ,potete inserire nel carciofo ,prima del sale ,un pezzettino di formaggio pecorino poi procedete con il resto degli ingredienti fino a farcirli tutti.
Intanto preparate il barbecue e quando  la brace è bella vivace sistemate i carciofi  ,(avendo cura di irrorarli con un pò di olio evo)
uno accanto all'altro ,coprite con carta d'alluminio,lasciate cuocere per circa 30m rigirandoli per permettere una cottura omogenea.
Dopo la cottura eliminate le foglie esterne bruciacchiate dal fuoco ,e mangiatele calde.
                                                                    Una vera delizia!

mercoledì 15 febbraio 2012

Polenta con friarielli e costine di maiale e " Vesuvio imbiancato "





 Questa è la foto di stamattina del Vesuvio che è ormai da un mese così ,"bianco".
Io ho una finestra nella mia cucina che sembra fatta apposta per incorniciare il Vesuvio .
Oramai non si fa altro che parlare di questo treddo straordinario che tanti disagi sta arrecando a parecchie città del nord e del sud.
Noi qua a Napoli e provincia di neve ne abbiamo vista ben poca ,ma di freddo vi assicuro che ne abbiamo sentito fin troppo.
E secondo voi cosa c'è di meglio in questi giorni di freddo che preparare una bella polenta ,ricca di sapori ? ma ovviamente "mangiarla"....
E' proprio quello che ho fatto;per le dosi dò a voi la scelta io vi spiego solo come prepararla.
Ingredienti:polenta ,fior di latte ,friarielli ,costine di maiale ,olio ,parmigiano,sale e peperoncino.
Cuocere la polenta in 4 volte la dose di acqua , per esempio 250gr di polenta ,1 litro di acqua ,salare aggiungere un filo di olio.
Bagnare una teglia rettangolare ,versare la polenta ancora calda ,livellare ,aggiungere un filo d'olio.
   Aggiungere un po di fior di latte tagliato a cubetti ,una bella spolverata di parmigiano.
  A questo punto distribuire i friarielli precedentemente passati in padella con olio aglio e peperoncino,
e le costolette di maiale anche esse ripassate in padella e tagliate in pezzi non troppo piccoli.



                                            gratinare in forno per 20m a 180° .

lunedì 13 febbraio 2012

Treccia di panbrioche mandorlato con fiocco di neve e "suonata di pianoforte"

 
Il post precedente l'ho dedicato a mio marito ,questo invece lo voglio dedicare a mia figlia Vale ,in occasione del suo onomastico.
Io ho due figlie femmine ,e posso dire di essere una mamma fortunata perchè sono due ragazze mature ,sensibili ,intelligenti ,insomma due ragazze perbene.
Vale è una studentessa del quarto anno di architettura,è una ragazza che si impegna nelle cose che fa,con risultati brillanti.Amante della musica e della break-dance è testarda un pò permalosa ,ma tanto generosa.E' una coccolona,e per noi genitori rimane sempre una bambina.

Questo panbrioche è stato pensato per lei che come me tanto ama questi impasti briosciosi che soddisfano a pieno quella voglia di coccolarsi ,senza però essere  eccessivamente calorico.
Per la realizzazione di questo panbrioche mi sono ispirata al mio precedente "panbrioche morbidissimo"
che trovate quà ,anche se ho cambiato qualchecosa;per esempio invece  della crema pasticcera ho usato dell'impasto dei bignè,poi ho sostituito parte della farina con farina di mandorle.
Il risultato è stato mooolto apprezzato.

Ingredienti :
impasto per bignè 200 gr
farina manitoba 150 gr
farina "00" 280 gr
farina di mandorle 70gr
latte 200 gr
lievito fresco 12 gr
sale 5 gr
zucchero 60 gr
miele 30gr
un albume per la copertura
e un pò di granella zucchero

Anche il procedimento è uguale al panbrioche morbidissimo cche potete trovare quì
solo che dopo aver formato i panetti ,li ho allungati ,ed ho formato una treccia che ho fatto lievitare fino al raddoppio,ho spennellato con l'albume ,ho cosparso con granella di zucchero ed ho infornato.


Poi mi era rimasto un pò di impasto e così ho preparato un fiocco di neve "brioscioso"
 Ma direte voi: nel titolo c'è scritto suonata di pianoforte, eccovi la spiegazione:
vale la mia pianista preferita....
  Auguri Vale e auguri a tutti quelli che si amano.
Non è importante festeggiare ma è importante rispettarsi e prendersi cura l'uno dell'altra.

domenica 12 febbraio 2012

Deliziose si..."ma di cuore" .

Tra due giorni è san Valentino ed io non potevo esimermi dal dedicargli un intero post.
Voglio iniziare dicendo che sono una donna fortunata perchè ho al mio fianco un uomo gentile,
sensibile,galantuomo,sempre pronto ad ascoltarmi e a darmi fiducia.Per intenderci ,ha mille difetti,ma trova sempre il modo di farsi perdonare. E' simpatico,è ironico ,è ottimista,nonostante la vita non è stata sempre generosa con lui,è un padre affettuoso e premuroso,a volte un pò pesante ma perchè è infinitamente preoccupato per la sua famiglia. Siamo insieme da ben 27 anni e nonostante ci scontriamo spesso,troviamo poi sempre il punto in comune.E' uno dei pochi uomini che quando apre la porta lascia che sia la donna a passare per prima,e pensate che quando ci siamo sposati ,all'uscita della chiesa ,dopo la cerimonia ,mi ha accompagnata alla macchina,mi ha aperto la portiera,mi ha aiutata a salire , ha aspettato che io fossi comoda per poi passare alla guida.
E' uno di quegli uomini che non dimentica mai di portare un mazzo di fiori o una pianta alla sua donna ,ma anche alle sue figlie...
Ma oltre ada essere tutto ciò è la mia cavia preferita,e nonostante a volte si trasforma nel mio" peggior giudice" è in fondo colui che approva sempre di più le mie famose "sperimentazioni."

Ma del dolce di oggi ......beh cosa dire?
Le deliziose ,appartengono ad una antica tradizione napoletana,ha resistito a diverse mode ,ma è sempre presente nei vassoi della piccola pasticceria.
Io per essere in tema con san Valentino ,ho voluto proporle a forma di cuore.

Ingredienti:

  500 gr di pasta frolla :qui  

crema pasticcera :
latte fresco gr300
panna fresca gr 200
3 tuorli d'uovo
zucchero 180gr
farina gr 80
fecola di patate gr 20
vanillina
buccia di limone
pasta di nocciola gr 50
granella di nocciola gr50

Per prima cosa preparat la pasta frolla,poi mettetela in frigo avvolta nella pellicola.
Preparate la crema pasticcera nel solito modo,poi  quando è ancora calda aggiungete la pasta di nocciola , coprite con pellicola e lasciatela raffreddare.
Tirate la frolla dal frigo ,stendetela col mattarello in una sfoglia alta 2/3mm,ritagliate dei cuori ,oppure come la tradizione vuole ,in piccoli dischi rotondi,fateli cuocere appena 14 o 15 m in forno a 180°,attente a non farli cuocere troppo ,altrimenti diventano croccanti,poi farciteli con un pò di crema accoppiateli ,passate i bordi nella granella di nocciole e spolverizzate con zucchero a velo.
   


Auguri a tutti i fidanzati ,quelli che si amano ,quelli non si ricordano di festeggiare ma hanno tanto rispetto per la loro donna ,ed anche ai single ,affinchè al più presto possano trovare la loro anima gemella. Buon san Valentino a tutti!

mercoledì 8 febbraio 2012

Sfogliatelle frolle




                    Poteva una golosa napoletana non proporvi un bel vassoio di sfogliatelle?

 La sfogliatella trae le sue origini nel XVIII secolo nel conservatorio di santa Rosa da Lima ,a Conca dei Marini sulla bellissima costiera Amalfitana.La sfogliatella nasce quasi per caso,infatti si narra che una suora avesse unito a del semolino rimasto un pò di zucchero , un pò di cannella  , un pò di limoncello , il tutto richiuso in un triangolo di pasta sfoglia.Il dolce ottenuto riscosse molto successo nella confraternita, e prese il nome di santarosa.La ricetta fu poi custodita dalle suore gelosamente ,ma
nonostante ciò la ricetta non si sa come finì nelle mani di un cuoco napoletano ,che modificando un pò la sfoglia ottenne le prime sfogliatelle ricce. In seguito poi questo dolce ha subito delle varianti ;e noi adesso possiamo apprezzare :la sfogliatella riccia che ha un involucro a base di una pasta sfogliata rigorosamente con lo strutto,la frolla con involucro di pasta frolla ma anche essa fatta con lo strutto, e la santa rosa che è praticamente una sfogliatella riccia  con l'aggiunta di crema pasticcera e ciliegina amarena.

Ingredienti per 25 sfogliatelle:

farina "00" gr 500
sugna gr 200
zucchero a velo gr 200
un pizzico di sale
un cucchiaino raso di ammoniaca per dolci
la buccia di 1 arancia grattugiata
3 cucchiai di rum
acqua gr 60

Acqua gr 500
semola di grano duro gr160
ricotta  gr250
zucchero gr 200
sale gr 6
2 uova
un pizzico di cannella
la buccia di un arancia grattugiata
un po di aroma di fiori d'arancio
arancia candita gr 100

Per prima prepariamo la frolla,copriamo con pellicola e riserviamo in frigo per almeno 2 ore.
Nel frattempo portiamo l'acqua ad ebollizione,aggiungiamo il sale versiamo a pioggia il semolino ,facciamo cuocere per 7/8m,poi spegniamo e facciamo raffreddare.A semolino freddo lo passiamo al setaccio oppure al passaverdure, raccogliamo il tutto in una terrina,setacciamo la ricotta,aggiungiamo piano piano tutti gli ingredienti,l'impasto risulterà abbastanza sodo ,in ultimo aggiungiamo l'arancia candita ridotta a pezzettini.A questo punto prendiamo la frolla dal frigo,stendiamo un rettangolo di almeno mezzo cm ,ritagliamo degli ovali ,al centro mettiamo un cucchiaio abbondante di ripieno,spennelliamo intorno con un po di albume ,sigilliamo ,diamo la forma e ritagliamo la pasta in eccesso.Continuiamo fino ad esaurimento degli ingredienti,trasferiamole su una teglia rivestita di carta forno,spennelliamo con del tuorlo d'uovo,e inforniamo a 160° per 20m ,fino a doratura della pasta.
Spolveriamo con zucchero a velo vanigliato e ....mangiatele anzi no divoratele calde,perchè le sfogliate a differenza di altri dolci si gustano calde.

martedì 7 febbraio 2012

Pane con farina di mais e" neve sul mio terrazzo"




Sisssi avete capito bene anche da noi stanotte ha nevicato.

Stamane abbiamo osservato con grande stupore: il giardino e il viale erano coperti di neve;
Le mie ragazze erano contente anche se un pò se l' aspettavano ,visto che da noi è abbastanza rara.
E ditemi voi in giornate così fredde cosa c'è di meglio che restare a casa , accendere il forno e preparare un bel pezzo di pane.....
Ovviamente è quello che ho fatto...... Stavolta ho panificato con la farina di mais .
Il mais è un "regalo della natura".
Il mais è usato sia come ingrediente che come alimento tale.Pensate al popcorn che scoppia, alle pannocchie ,ai cornflakes che vengono prima cotti a vapore ,poi essiccati e consumati nel latte  e  nelle zuppe.Dal suo germe si ottiene un olio che può essere usato a crudo ,ma non è adatto alle fritture.La farina che si usa per fare la polenta,ma  anche per il pane,e  per i dolci.Sempre dal mais si ricava l'amido che si presta a svariati usi,per esempio per addensare creme e besciamelle.Il mais è anche usato per la distillazione  ,infatti negli Stati Uniti si produce il bourbon.
Non dimentichiamo che è privo di glutine ,per cui adatto a persone affette da celiachia.  

Ingredienti:

farina "0" gr 325
farina di mais fioretto gr 150
semola rimacinata gr 150
acqua gr 450
sale gr 16 
lievito di birra fresco gr 4
olio evo gr 15
mezzo cucchiaino di malto d'orzo

Preparazione:

la sera prepariamo una biga con : 125 gr di farina "0",125 gr di acqua e 2 gr di lievito,mescoliamo sigilliamo e lasciamo maturare tutta la notte.
Mattina dopo nella impastatrice mettiamo la restante acqua,il lievito e il malto d'orzo,facciamo sciogliere per bene,poi con la foglia avviamo e buttiamo dentro le farine,aggiungiamo la biga,dopo 10m il sale,dopo 10m l'olio ,montiamo il gancio lasciamo ancora per qualche minuto ad impastare .
Copriamo e lasciamo  per mezz'ora ,dopo di che trasferiamo l'impasto sul tavolo infarinato, allarghiamo senza sgonfiare diamo  una piega a portafogli ed un altra in verticale ,copriamo a campana e lasciamo ancora un ora.Dopo di che formiamo il filone,trasferiamo direttamente sulla carta forno,copriamo ,lasciamo lievitare almeno per 3 ore.A questo punto accendiamo il forno a 250°,lasciamo riscaldare anche la leccarda per 15m,dopo di che inforniamo il pane direttamente sulla leccarda calda,lasciamo per 10m,poi abbassiamo la temperatura a 180° per altri 30m,dopo di che per altri 10m con lo sportello del forno aperto in fessura,completiamo la cottura ,apriamo il forno e lasciamo raffreddare il pane in verticale per almeno un ora.

lunedì 6 febbraio 2012

Pane con farina di grano arso


Chi mi segue ormai lo sa che a me piace il pane ,e mi piace tanto panificare.
Mi piace anche scoprire il pane di diversi sapori,sono sempre alla ricerca di farine particolari con le quali poter preparare pani diversi..Stavolta la mia curiosità è caduta sulla farina di grano arso.
La farina di grano arso ha origini pugliesi ; diversi decenni or sono,i contadini non potendosi permettere farine più pregiate si accontentavano di macinare il grano rimasto nelle stoppie,che venivano bruciate.
Adesso non è possibile usare quel tipo di farina perchè si è scoperto che i grani bruciati sono cancerogeni,per cui i maestri molitori,fanno tostare leggermente il grano prima di macinarlo ,così la farina assume quel sapore che si avvicina al gusto delle nocciole tostate.

Ingredienti :
farina di grano arso gr150
farina "0"gr 300
farina "00"gr 100
semola rimacinata gr100
lievito di birra fresco gr 6
sale gr 15
olio evo gr40
acqua gr400
miele mezzo cucchiaino

Preparazione:
la sera preparate una biga con  100gr di farina "0" 1 gr di lievito e 50gr di acqua,mescolate coprite e lasciate fermentare per 12 ore.
La mattina setacciate le farine ,mettetele nell'impastatrice ,aggiungete il resto dell'acqua in cui avete fatto sciogliere il lievito e il miele.Continuate a mescolare con il gancio,dopo 5m aggiungete la biga spezzettata,dopo altri 5 m aggiungete il sale,lasciate incordare per altri 7/8m.
A questo punto aggiugete l'olio, continuate per altri 2 m.con il gancio,coprite con carta pellicola e con un panno di lana,lasciate così per mezz'ora,poi trasferite l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata,date una piega a portafogli e poi un altra piegatura in verticale,riponete in una terrina leggermente unta,ricoprite con pellicola e panno di lana,lasciate lievitare almeno per 3ore.
Dopo di che accendete il forno al massimo,capovolgete l'impasto su carta forno ,dategli una forma a pagnotta oppure a filone,infornate per 10m a 240° poi abbassate a 180° per atri 30m e altri 10m con lo sportello del forno aperto in fessura.Lasciate raffreddare con il forno aperto.
Poi......... preparatevi a gustare un pane meraviglioso che stupirà anche i palati più esigenti!
Io l'ho farcito con del prosciutto crudo San Daniele a voi la scelta del salume che preferite.
PS: mi riprometto sempre di fare le foto delle varie fasi di impastatura ,ma purtroppo non ho un buon rapporto con la mia attrezzatura,perdonatemi , prima o poi le farò!

venerdì 3 febbraio 2012

Torta caprese bianca

  Qualche giorno fa la mia ragazza ha compiuto gli anni....non vi dico:la mamma in ospedale,lei con febbre ,mal d'orecchi,e  gola....insomma,una sfiga assurda.Dunque, cosa vuoi festeggiare?
Però, almeno un dolce glielo dovevo!E visto che questo è il suo dolce preferito,mammina gliel'ha fatto con tutto l'amore che solo una mamma può avere verso una figlia:-)
Ci sono molte ricette in rete e molte la vogliono con le mandorle spellate ,ma a noi piace la versione con le mandorle intere.

Ingredienti:
farina "00" 50gr
fecola di patate 50gr
mandorle intere 200gr
cioccolato bianco 150gr
olio di riso 120gr
4 uova
zucchero vanigliato 100gr
zucchero di canna 80gr
sale un pizzico
lievito per dolci mezza bustina
la buccia di mezzo limone
3 cucchiai di limoncello

Preparazione:
nel robot frullate le mandorle con 25gr di fecola,mettete in una terrina,frullate la cioccolata con la restanta fecola,montate i bianchi con lo zucchero vanigliato e i rossi con lo zucchero di canna.
Nei tuorli aggiungete l'olio,il sale ,la buccia di limone grattugiata,il limoncello,proseguite con le mandorle,la cioccolata,la farina setacciata col lievito,in ultimo le chiare montate ,mescolando delicatamente per non smontarle,imburrate una teglia di 32cm di diametro,infornate a 160° per 1 ora più o meno.
 Splverate con lo zucchero a velo e potete servire il dolce con una salsa alla vaniglia .
    Auguri dolcissima Emi!!!!

giovedì 2 febbraio 2012

Miglio al forno

Mi trovo in forte difficoltà nel  dover descrivere un cereale che credetemi più che un alimento è una vera  e propria farmacia del benessere.In difficoltà perchè sono tante le qualità che non so davvero da dove iniziare.Intanto vi dico che è un cereale privo di glutine per cui adatto ai celiaci.. Poco conosciuto ed apprezzato ,io stessa è da qualche anno appena che mi sono avvicinata all'uso di questo ed altri cereali.E' un cereale molto antico,originario dell'Asia orientale,si conserva benissimo è molto usato nei paesi dell'Africa e dell'Asia,meno conosciuto in Europa perchè è consumato come becchime per gli uccelli e per il pollame.Per il suo alto contenuto di acido acidilsalicilico è considerato una vera e propria cura di bellezza ,infatti il suo uso migliora la pelle ,lo smalto dei denti , le unghia e i capelli.Contiene vitamine del gruppoA e B, il grande contenuto di colina e lecitina lo rende  adatto alle donne in gravidanza ma anche a persone impegnate intellettualmente , adatto a chi soffre di problemi di stomaco , per i bambini,per la cura della milza e del  pancreas.Come se non bastasse è molto ricco di :acido folico, ferro,calcio ,fluoro,potassio,magnesio,zinco,silicio,aminoacidi solforati come la cisteina che serve a rallentare la caduta dei capelli.
E' anche facilissimo da cuocere perchè non serve metterlo in ammollo,infatti basta sciacquarlo molto bene,scolarlo in un colino molto stretto e poi in una pentola con un filo di olio tostarlo per qualche minuto e poi bagnarlo con acqua oppure del brodo caldo in misura del doppio del suo volume.

Io ve lo presento preparato in due modi:al forno e a zuppa con lenticchia e zucca.

Miglio al forno: preparare un sughetto  con pomodori,poi in una teglia,mettere un po di sugo,qualche cucchiaio di panna,il miglio cotto ,un po di caciocavallo,un po di parmigiano grattugiato,un altro strato di miglio ,un altro strato di pomodoro finire con del parmigiano grattugiato.
           Lasciate gratinare nel forno per 20m.

Per la zuppa ,dopo aver cotto e condito le lenticchia,pulite e stufate la zucca e dopo aggiungete il miglio cotto precedentemente,e un filo d'olio a crudo.
Servite caldo,e visto il freddo è un piatto rivitalizzante,a mia figlia Emi piace tantissimo.
  
Spero di essere stata chiara e vi invito ad inserire nella vostra alimentazione ,questo cereale almeno una volta a settimana.

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